Layout del blog

Da che età portare i bambini dal dentista?

Veronica Bussu • apr 07, 2020

È preferibile che il primo incontro del bambino con il dentista non coincida con la necessità di curare un dente.
Vogliamo essere amici dei bambini!


Prevenire è meglio che curare, per questo l'attenzione odontoiatrica deve iniziare nella primissima infanzia.
 
Spesso si sottovaluta la grande importanza dei denti da latte: molti ritengono che non meritino attenzione perchè destinati a cadere: NIENTE DI PIù SBAGLIATO!
 
I decidui, infatti, assolvono da subito funzioni fondamentali per lo sviluppo corretto delle ossa mascellari, per la deglutizione, per la fonazione e per guidare l’eruzione e il posizionamento dei denti definitivi, mantenendo l’idoneo spazio in arcata.

La cura dei denti da latte è un aspetto determinante per la salute orale e per una crescita armonica del bambino.

Se dovessero cadere troppo presto o essere troppo cariati o danneggiati, gli altri denti da latte si muoverebbero, restringendo lo spazio necessario per far erompere i denti definitivi, spazio recuperabile unicamente più tardi mediante apparecchi ortodontici.

È dunque fondamentale la prevenzione primaria per evitare lo sviluppo delle carie nei denti da latte, come in quelli definitivi, che sta in una corretta igiene orale fin dai primi anni di vita.

Bisogna abituare il bambino al concetto di "lavare i denti" come se fosse un gioco o un compito, aiutandoli e controllando il buon risultato.

La visita odontoiatrica in questa fase è indispensabile non solo per diagnosticare carie nei dentini ma anche per intercettare precocemente anomalie di forma e funzione che possono evitare malocclusioni future.

Il primo approccio con il dentista, più che una vera e propria visita, dovrebbe essere un incontro per imparare a familiarizzare con l'ambiente odontoiatrico.
Sarebbe corretto dunque portare il bambino dal dentista fin dal primo anno di vita. 

Lo Studio dentistico Bussu consiglia la prima visita attorno ai 4 anni di età per controllare i denti decidui (da latte) e monitorare la crescita di tutto il complesso cranio-facciale per evitare malocclusioni, assimetrie e abitudini errate.





Ogni quanto cambiare lo spazzolino?
Autore: noreply.site 08 set, 2020


SPESSO CI RENDIAMO CONTO CHE È ARRIVATO IL MOMENTO DI CAMBIARE LO SPAZZOLINO DA DENTI SOLO QUANDO LE SUE SETOLE SONO ORMAI TOTALMENTE DEFORMATE: MA È GIÀ TROPPO TARDI!
10 curiosità sui denti
Autore: noreply.site 13 giu, 2020
1. Lo smalto dentale che ricopre la corona dei nostri denti è il tessuto più duro dell’organismo umano ed è il secondo solo dopo il diamante 💎 . 2. La carie dentale 🦷 è fra le malattie più diffuse al mondo , interessando più del 90% della popolazione adulta (dati Istat 2013), seconda solo al raffreddore . 🥇 3. Le lumache 🐌 hanno quasi 25.000 minuscoli “denti” , si, hai letto bene, 25 MILA! Il mammifero con più denti al mondo è invece l’ armadillo , che vanta ben 100 denti .
Bruxismo: cos'è e quali sono i rimedi
Autore: Giovanni Bussu 26 apr, 2020
Se ti svegli spesso con mal di testa e/o dolore ai muscoli in prossimità della bocca potresti soffrire di bruxismo! In questo articolo proverò a spiegarti di cosa si tratta e come si può intervenire.
Cioccolato: quello che non ti hanno mai detto
Autore: Veronica Bussu 13 apr, 2020
In questo articolo sfatiamo alcuni miti sul cioccolato. Sapevi che il cioccolato fondente fa bene ai denti?
Autore: Veronica Bussu 09 apr, 2020
Rispondo subito alla domanda che mi viene fatta nel 95% dei casi quando si parla di sbiancamento (sempre e solo professionale): “Lo sbiancamento danneggia i denti?” la risposta è NO! Partiamo dal presupposto che sbiancare non è una sciocchezza ma senza perdermi in spiegazioni scientifiche vorrei provare a sfatare alcuni miti sullo sbiancamento. Punto uno . Lascia perdere i rimedi della nonna o i fai da te! Questi sistemi, di cui fanno parte l’amatissimo bicarbonato e la buccia di limone possono ottenere risultati solo danneggiando la struttura dello smalto in modo irreversibile! Quindi se lo stai facendo fermati e rivolgiti ad un dentista! Questo è lo stesso ordine che do anche ai miei più cari amici o pazienti quando mi dicono molto orgogliosi che stanno sperimentando prodotti miracolosi trovati a pochi euro su internet ma la mia faccia distrugge la loro soddisfazione in pochi secondi. Punto due . La pulizia (o detartrasi) non sbianca i denti , li smacchia! Ma un conto è rimuovere macchie scure, un altro è cambiarne il colore! È però fondamentale che uno sbiancamento venga realizzato su denti puliti, senza placca ne tartaro ed è qui che la pulizia gioca il suo ruolo fondamentale. Punto tre. Gli sbiancanti sono efficaci solo su denti naturali; sconsigliati perciò in persone che hanno troppe otturazioni o corone e faccette in ceramica nel settore anteriore perché queste riabilitazioni non si schiariscono e dopo lo sbiancamento andrebbero quindi rifatte. Punto quattro. Ci sono denti che non si possono sbiancare! È raro ma purtroppo può succedere. Esistono farmaci che tingono i denti in modo permanente e in quei casi la migliore soluzione potrebbe essere quella di prendere in considerazione la riabilitazione con faccette (parleremo nei prossimi articoli di questo). In questo articolo vi parlo dello sbiancamento dentale domiciliare , da fare quindi a casa, unico metodo sbiancante che riteniamo efficace e il solo che pratichiamo nel nostro studio, niente laser, niente led! I trattamenti domiciliari hanno molti più vantaggi : prima cosa costano molto meno al paziente perché non viene occupata la poltrona per un’ora; seconda cosa il gel è molto meno aggressivo avendo la possibilità di agire nel tempo e non solo in mezz’ora di appuntamento. Lo sbiancamento domiciliare prevede l’uso di mascherine personalizzate con dei “serbatoi“ in cui si applica un gel sbiancante secondo le caratteristiche e le esigenze del paziente. Le mascherine vengono costruite in laboratorio in modo che il gel rimanga a contatto solo con i denti e mai con le gengive.
Come non perdersi d'animo in questo periodo di pausa forzata
Autore: Veronica Bussu 06 apr, 2020
Non perderti d'animo e sfrutta al meglio questo periodo di stop. Potrebbe essere utile per dedicare tempo a cose a cui non dai mai tempo! Reinventati, scopri cosa sei in grado di fare!
Autore: Veronica Bussu 05 apr, 2020
Esistono i cosiddetti cibi " ANTICARIOGENI " che aiutano a contrastare la formazione della carie. Sono cibi da preferire a conclusione del pasto o come spuntini fuori casa. Abbinati ai cibi cariogeni ne riducono gli effetti dannosi aiutando a neutralizzare l'acidità! Qui sotto trovi 5 alimenti protettori contro la carie; sono certa che il N°1 non te lo aspetti! 1. CACAO AMARO Udite, udite: il cacao amaro coniene sostanze antibatteriche naturali. Consumando cioccolato fondente all'80% si può ridurre il rischio di carie. 2. CHEWING GUM SENZA ZUCCHERO Lo Xilitolo , presente in questo prodotto, esercita un' attività antibatterica . La masticazione del chewing gum favorisce la produzione di saliva e la rimozione di resti alimentari. Controlla ora se le tue chewing gum preferite contengono zucchero, potrai rimanere stupito! 3. LATTICINI Latte, formaggio e yogurt sono un'ottima fonte di calcio , che aiuta a rinforzare lo smalto dentale. 4. VERDURE Verdure come carote e finocchi sono ottime consumate crude perchè: 1) hanno un' azione detergente in quanto richiedono una masticazione accurata 2) abbondano di sostanze protettive cioè di vitamine e sali minerali 5. MELE Le mele contengono Flavinoidi , capaci di inibire la proliferazione dei batteri nel cavo orale. Inoltre aumentano la produzione di saliva , aiutando a neutralizzare i batteri che causano la placca. PRENDITI CURA DELLA TUA BOCCA!
Altri post
Share by: